Cappella Brancacci: la nascita del Rinascimento
La
Cappella Brancacci è situata nella chiesa di Santa Maria
del Carmine a Firenze e la sua decorazione è dovuta a Felice
Brancacci, mercante di seta genero di Palla Strozzi, che nel 1424
commissionò gli affreschi ai pittori Masolino da Panicale
e Tommano Cassai detto Masaccio. Sulla volta della Cappella Brancacci
erano affrescati i quattro Evangelisti e sotto di essi su tre
registri si potevano ammirare le storie di
San Pietro, per varie vicissitudini le decorazioni furono portate
a termine nel 1481 da Filippino Lippi. Dalle sinopie rinvenute
possiamo distinguere le varie mani che lavorarono sulle pareti
della Cappella Brancacci, sappiamo infatti che Masolino e Masaccio
lavorarono sullo stesso ponteggio eseguendo le storie l'uno sulla
parete laterale e l'altro su quella di fondo e viceversa. In tutta
la Cappella Brancacci la monumentalità rinascimentale di
Masaccio si contrappone al gotico cortese di Masolino, si nota
mettendo a confronto La cacciata dei progenitori
del primo con Il peccato originale del secondo.
Vi consigliamo di porre particolare attenzione agli affreschi:
Il Tributo, La distribuzione dei beni e San Pietro
risana gli infermi con la propria ombra, tutti di Masaccio; questo
pittore alle prime armi
già dimostra un'attenzione particolare al reale, alla vita
quotidiana; gli affreschi della Cappella Brancacci sono di notevole
importanza proprio perchè attualiazzano la storia sacra
e l'avvicinano allo spettatore.
Dal XII secolo vengono scritte
numerose Biblia pauperum, ovvero delle bibbie di grandi dimensioni
che venivano poste al centro dell'altare e all'interno di esse
si potevano
osservare delle raffigurazioni esplicative per gli analfabeti,
Massaccio prende spunto da queste per poter raccontare la Bibbia
a chi non sapeva leggere o comunque non poteva permettersi di
acquistare una bibbia (ricordiamoci che i libri costavano quanto
una macchina dei nostri tempi!).
Gli ambienti in cui si svolgono le vicende della vita di San Pietro
sono la Firenze quattrocentesca, la si riconosce dagli scenari
urbani e dagli abiti dei personaggi con copricapi e mantelli di
moda in quel periodo.
L'iconografia di tutta l'opera va analizzata tenendo di conto
che siamo in un'epoca di poco posteriore al Grande Scisma, in
una città come Firenze che tenta un avvicinamento politico
con il Papato per combattere i Visconti; e quindi le storie di
San Pietro, primo papa e quindi capo assoluto della Chiesa, vengono
narrate per riconoscere la supremazia papale.
Informazioni Utili:
Cappella Brancacci – Chiesa Santa Maria del Carmine
P.zza del Carmine
Tel. 055 2382195
Orario: feriale 10-17 festivo 13-17
Chiuso il martedì.
Biglietto d'ingresso: Euro 4,00; ridotto Euro 3,00.
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