Santa Maria Novella: La prima Basilica di Firenze
La
Basilica di Santa Maria Novella è la prima ad essere stata
costruita nella città di Firenze, nel 1246 inizia la costruzione
della chiesa e si conclude nel 1360 sotto la direzione di Frà
Jacopo Talenti. L'interno della Basilica di Santa Maria Novella
è da considerarsi una vera e propria galleria per tutte
le opere che vi sono conservate: dipinti di Giotto, Andrea Orcagna,
Filippo Brunelleschi, Lorenzo Ghiberti, Benedetto da Maiano, Masaccio,
Domenico Ghirlandaio e Filippino Lippi.
La facciata della Basilica di S. Maria Novella fu ricostruita
dall’Alberti nel 1470, questi progettò una facciata
in maniera tale che sembrasse un quadrato, il timpano che sormonta
il portone è triangolare classico ed è decorata
con bellissimi marmi policromi, caratteristica indimenticabile
della Basilica.
La Basilica di Santa Maria Novella è progettata a croce
latina, il suo interno è diviso quindi in tre navate, le
cappelle private non sono disposte come in molte chiese lungo
le navate laterali ma sono raccolte ai due estremi del transetto
e nella parte absidale. In fondo alla navata destra è situata
la Cappella della Pura attraverso cui si esce all’esterno
per giungere nel Cimitero di Plaona. Proseguendo invece in fondo
alla navata sinistra si arriva alla sagrestia della Basilica di
Santa Maria Novella, all’interno di essa possiamo ammirare
la croce dipinta da Giotto per il Convento Domenicano originario.
All'interno della Basilica di Santa Maria Novella si trova la
celebre Trinità di Masaccio, importante perché
affrescata la concezione prospettica espressa dal contemporaneo
ed amico Filippo Brunelleschi. Nella XVI secolo, il frate domenicano
ed esperto in astronomia Egnazio Danti, collocò sulla facciata
della Basilica di Santa Maria Novella due strumenti astronomici
per lo studio del moto apparente del Sole. Sempre al Danti è
attribuita la costruzione di un orologio solare monumentale, purtroppo
l’opera non fu mai terminata.
A
sinistra della facciata della Basilica di Santa Maria Novella
si entra nel Museo Comunale di Santa Maria Novella, di cui fanno
parte anche i tre Chiostri Monumentali e il Cappellone degli Spagnoli.
Il primo chiostro che si incontra è quello più antico,
il Chiostro Verde, in stile romanico-gotico e importantissimo
per gli affreschi eseguiti da Paolo Uccello raffiguranti le
Storie dell'Antico Testamento. L'aula del Capitolo del convento,
detta Cappellone degli Spagnoli, è opera di Frà
Jacopo Talenti, la decorazione affrescata ha come iconografia
la glorificazione dell'Ordine Domenicano come si intuisce osservando:
Il trionfo della chiesa militante, attribuito al pittore
Andrea di Bonaiuti.
Attraversando il Chiostro Verde si arriva al Chiostro dei
Morti, qui sono conservate numerose cappelle ed affreschi
di scuola fiorentina trecentesca, si riconoscono autori come Maso
di Banco, Iacopo del Casentino e l’Orcagna. Ultimo chiostro
da visitare nella Basilica di Santa Maria Novella è il
Chiostro Grande, costruito fra il 1340 e il 1360 e composto
da un porticato con 56 arcate a tutto sesto. Sulle pareti di questo
possiamo ammirare le storie di Santi domenicani dipinte tra XVI
e XVII secolo da pittori medicei come: Bronzino, Poccetti, Cigoli
e Santi di Tito.
Informazioni
utili:
Basilica Santa Maria Novella
Piazza S. Maria Novella
Tel-Fax: 055 219257
Orario d’apertura visite: feriale 9:30 -17:00; festivo 13:00
– 17:00;
venerdì 13:00 – 17:00
Biglietto: 2,70€ intero, 2,00€ ridotto giovani e anziani,
1,00€ ridotto scuole.
Sito internet: www.smn.it
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